Lettera aperta a
tutti gli uomini che la propria amante una domenica pomeriggio gli chieda,
“amore andiamo all’Ikea?”
E’
come un accecante lampo di luce nelle buie noiosissime domeniche pomeriggio,
tra figli che non vogliono fare i compiti assegnatogli per il lunedì da maestre
acidissime e mogli predicanti al telefono con amiche inguaiate. Divanato,
telecomandato, faccio zapping. Obnubilato dal pranzo pantagruelico domenicale.
Sconsolato mi afferro a due mani il canotto che mi si è gonfiato da anni sullo
stomaco. Catanazzo si è piazzato lì e non si sgonfia nemmeno se provo a dargli
due coltellate! Un eterno Zodiac, messo lì in rimessaggio da anni.
Di
tanto in tanto emetto suoni gutturali privi di significato, utili solo a tenere
sotto controllo la situazione disciplinatoria dei pargoli. “Marcello! Stai
facendo i compt...grulltk...” e mi rispengo. Guardo di tanto in tanto il cellulare
nella vana speranza di un segnale di vita da parte della mia amata amante.
Ho
una splendida amante! Una meravigliosa straordinaria giovanissima creatura, caduta
dal cielo in questa valle di lacrime! Telecomando, cellulare e suoni gutturali
a rimbrottare sempre i pargoli...”Silvia!...non disturb...aaargre tuo frate...sfrotorosk...”