domenica 9 febbraio 2014

Tema: Razza d'amore

 Sez. Mi sono innamorato di te perchè
 Svolgimento

Quando la notte ti vedo passare vicino non mi fai paura e questo è davvero strano. Anche se i tuoi occhi sono allucinati e il passo è quello del predatore, a me sembri bello.
“Tu quello non lo devi nemmeno guardare, hai capito?” è stato lo strillo di mia madre quando si è accorta che i miei occhi nel buio stavano bene aperti a cercarti.
“ma perché poi?” piangevo io convinta che ogni diversità si potesse colmare. Credevo che il razzismo fosse cosa superata, se ne vedono tante di unioni strane, chi più ci fa caso.
“Tu, ci farai caso” disse mio padre con quell’aria un po’ schifata che ha sempre quando mangia.
Pensano che mi farai del male. Lo so che forse me ne farai. Ma cos’è la vita, se non scoperta della diversità? Voglio sentire il tuo fiato sul mio collo, quell’alito che sa di sangue e di cose che non conosco, voglio sentire che mi abbracci e che nel tepore del mio corpo ti perdi, almeno per un attimo.
Mi sono innamorata di te proprio perché sei diverso.

Quelli della mia razza sono mollaccioni teneri, buoni solo a lamentarsi e a vivere una vita senza scosse. 
E se qualcuno subisce delle ingiustizie da parte del padrone, gli altri chinano la testa e si fanno gli affari propri, senza fare domande. 
La tua gente invece è pronta a farsi ammazzare per un fratello e state tutti insieme. Forti, decisi, invincibili.
Perciò io stasera supererò lo steccato e verrò dritta verso di te, mio amore.
Che importa se la mia pelle bianca si sporcherà di fango. Se per averti dovrò perdere tutto. In fondo, se per un attimo di felicità finisse la mia vita, chi mai potrebbe biasimarmi? 
Nessuno si accorgerà che manco e, in ogni caso, mi dimenticheranno subito: i miei sono solo esseri tremanti senza volontà né sentimenti. E io invece voglio essere qualcosa di diverso e speciale.

Non più carne da imbandire per Pasqua ma carne solo per te, mio adorato lupo.

Teodora Ponti

11 commenti:

  1. aahhaahahahahhahhaahahhaa, mi sarei aspettato di tutto ma non questo finale! al "mollaccioni" già stavo pensando a come stroncare il pezzo..ahahhaahahha
    grandiosa Teodora!!!
    Giorgio D'Amato

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  2. il finale ricostruisce completamente l'atmosfera che si era creata nella mente leggendo il brano. Bellissimo effetto!

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  3. Forse era meglio non concedere alcuni indizi troppo presto, il passo del predatore, il sangue. Però questo pezzo mi è molto piaciuto, è un apostrofo rosa tra le parole lupo e agnello. (emoticon d'amore)

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  4. ahahaha, io invece all'inizio ho pensato a uno zombie, non al lupo!
    Benvenuta, Teodora!

    A presto!

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  5. E non ha avuto neppure bisogno di intingere le zampe nella farina...adorabile

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  6. E non ha avuto neppure bisogno di intingere le zampe nella farina...adorabile

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  7. Benvenuta Teodora ! So che di solito scrivi brevi poesie e che questa volta ha voluto provare a lanciarti in un racconto . Direi che potresti provare piu' spesso a farlo.
    Pero' alla fine perdonami... mi è venuto in mente la seguente famosissima frase "Lupo Ululà castello ululì "

    Un amore davvero cruento e poco #Vegan :)

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  8. Ciao Teodora,benvenuta. Concordo con Raimondo che alcuni termini usati abbiano svelato troppo presto le intenzioni del finale, pero il racconto mi piace. Se come dice Anna finora hai scritto solo brevi poesie, direi che è una buona prova e ti consiglierei di continuare a scrivere racconti.

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  9. E' uno svolgimento inquietante, molto. Quello che, a mio avviso, sorprende non è la legitiima rivendicazione del sentimento al di là della colorazione della pelle o degli ostacoli borbonici paterni, degni di miglior causa.
    Le diversità , ammesso che ontologicamente si possa usare questo termine, non si colmano. Al limite si accettano. Già colmare qualcosa è come autodenunciarne l'esistenza, il difetto, il debito; è un paradosso logico. Inaccettabile.
    Mi sorprende, ancor più, la descrizione del padre, del quale evidentemente la ragazza non ha grande stima, ciò al di là della bieca presa di posizione integralista e di stampo razzista.
    I mollaccioni poi della razza di appartenenza ( anche qui un richiamo razzista insopportabile ) e l'esaltazione di genti lontane di cui magari si conosce solo il colore della pelle e null'altro come ad esempio ( non esaustivo ), la cultura, lo stile di vita, completano il quadro.
    Un quadro a mio avviso aberrante . Ritengo che vi è più razzismo celato in questo scritto che in un decalogo del Ku Klux Klan.
    L'agnello a volte è più indigesto e pericoloso del lupo.
    Opinioni personali, ovviamente.
    r.v.

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    1. Chiaramente è una interpretazione personale e gnostica dello svolgimento.L'allegoria appare infelice, non caducano, rimangono, le perplessità
      al lettore più attento. r.v.

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  10. Scusate, sono perplessa. Trovo il post molto bello, ma terribile. Mica mi fa ridere e sono profondamente scossa Al di là della razza ecc... ecc... quello che ho letto tra le righe è che molte donne (agnelli) si concedono al lupo cattivo.
    Mi rivolgo a Teodora Ponti: ho capito male?

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